Vogue’s Questionnaire
Passioni, piaceri, paure: confessione d’autore liberamente ispirata al questionario di Proust
Tre aggettivi che mi descrivono.
Caparbio, intransigente, sognatore.
Il falso mito che mi riguarda.
La supposta superbia.
I tessuti che sintetizzano la mia storia nella moda.
Il raso, lo charmeuse e lo chiffon.
Come è interpretato oggi il glamour.
Spero che cambi.
Ciò cui la moda non dovrebbe mai rinunciare.
Alla bellezza, poiché resta un fattore di self-confidence. In un mondo così confuso e veloce, qualche canone classico secondo me deve essere mantenuto.
Il mio punto di forza come designer.
Non ho mai cambiato stile nonostante il variare delle tendenze o le pressioni esterne.
Il mio punto debole sul lavoro.
La ricerca continua della qualità.
Quali decadi della moda mi rappresentano meglio.
Gli anni 60 e 80. Il mio angolo di paradiso. I giardini, perché riescono sempre a meravigliarmi. Sono luoghi di bellezza, armonia e serenità.
Lo stilista che ammiro.
Cristóbal Balenciaga; tecnicamente il migliore nel taglio, insuperabile per sofisticatezze.
Il fashion designer – ancora in attività – che stimo.
Guardo con interesse il lavoro di chi crea uno stile personale riuscendo ad adattarlo alla realtà per cui opera. Ne ritengo il massimo esempio Karl Lagerfeld; ma anche Pierpaolo Piccioli è riuscito ad armonizzare legacy e novità.
Un abito che ridisegnerei.
Il “Peace Dress” del 1991. Purtroppo viviamo ancora in un mondo in cui la pace non esiste.
Il posto meno convenzionale in cui sono andato in vacanza.
Las Vegas, perché è decisamente antitetica rispetto a tutto quello che amo.
Un mio vizio.
L’impazienza.
Una mia virtù.
Aver sviluppato la capacità di riuscire a estraniarmi da una conversazione noiosa.
Mi commuovono.
Gli anziani e i cani.
Un suggerimento alle nuove generazioni di creativi.
Impara il mestiere, scegli la tua strada e resta te stesso.
Chi metterei oggi sulla copertina di Vogue Italia.
Tutti i designer riuniti assieme.
Vogue Italia, settembre 2018, n.817, pag.154
Valentino Garavani (86 anni) lancia la griffe Valentino nel 1957 e nel ’59 apre l’atelier di via dei Condotti, a Roma. Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti fondano la Maison Valentino nel 1960. Nel 1962 il couturier presenta la prima collezione a Pitti Moda di Firenze. Nel 1967 riceve il Premio Neiman Marcus a Dallas e lancia la prima collezione Valentino Uomo. Nel 1968 introduce come griffe la “V”. Il 4 settembre 2007, dopo 45 anni di attività, si ritira dalla moda.
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