Notte di San Lorenzo: quando vedere le stelle cadenti

Sarà che le notti non sono più così afose, o che per molti la sera del 10 agosto coincide con l’inizio delle vacanze (magari per qualcuno, dopo un anno faticoso, è un avverarsi dell’ultimo verso dell’Inferno Dantesco “E quindi uscimmo a riveder le stelle”): certo è che la notte di San Lorenzo è da sempre una di quelle notti in cui sognare con il naso all’insù. Tradizione vuole, infatti, che per ciascuna stella che si veda cadere – tecnicamente si tratta di meteore, le Perseidi, e scintillano grazie alla scia di polveri che penetrano nell’atmosfera terrestre bruciando – si possa esprimere un desiderio.

Il 2018 è un anno particolarmente fortunato perché, oltre alla notte in cui la tradizione religiosa ricorda il martirio di San Lorenzo, bruciato nel 258, vi saranno altre serate da passare rigorosamente in osservazione del cielo e delle sue meraviglie: il picco di possibilità di sognare sarà nella notte tra il 12 e il 13 agosto. Oltre allo sciame di Perseidi della cometa Swift Tuttle, vi sono altri passaggi da osservare: quello delle Delta Aquaridi, che ha preso il via il 9 agosto e si concluderà l’11 e le Kappa Cignidi, il cui picco è previsto fra il 19 e il 20 agosto. Inoltre, le condizioni astronomiche questa volta sono particolarmente favorevoli per vedere le stelle cadenti: l’11 agosto ci sarà il novilunio, quindi la luna sarà completamente in ombra e anche nelle notti seguenti vi sarà poca luce a interferire con quella delle stelle.

Come osservarle? Lista di desideri alla mano, basterà guardare verso lo zenit da un luogo il più possibile lontano dalle luci artificali delle città: in montagna l’aria pulita renderà perfetta l’osservazione, ma basta anche allontanarsi dai centri abitati per migliorare la visibilità. Meteo permettendo, ovviamente. Se qualche velatura – come le previsioni del tempo suggeriscono, purtroppo, almeno in Italia settentrionale – non permetterà stasera una visione nitida delle stelle cadenti, ci si potrà sempre consolare con una delle numerose inziative organizzate in tutta Italia (vedi ad esempio Calici di Stelle, organizzata dal Movimento Turismo del Vino) e oltre confine per questa notte magica.

Nessuno vieta di guardare in alto nelle altre notti d’estate in location d’eccezione, che permettano di trascorrere comunque una notte speciale, come le bolle trasparenti nei boschi francesi di Attrap-reves o nella super romantica Starlight Room del Rifugio Col Gallina, nelle Dolomiti; in Svizzera, al NullStren Hotel dove non ci sono pareti e si dorme “letteralmente” sotto le stelle, all’aperto.

In attesa del passaggio delle Geminidi, le stelle cadenti di dicembre, o scegliendo di partire, proprio nei mesi che nel nostro emisfero sono invernali, verso altri cieli d’eccezione per lo stargazing: uno tra tutti, quello cileno di San Pedro di Atacama, dove è possibile prenotare – con largo anticipo – la visita all’osservatorio internazionale Atacama Large Millimeter Array (ALMA), che guarda le stelle con 66 antenne alta precisione, a 5000 metri di altitudine nel deserto. Lo stesso osservatorio permette di “ascoltare” i suoni del cielo grazie al progetto Alma Sound che potete ascoltare qui. Più ispirativo di grandi sogni di così…

 

 

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