«Sono ormai vent’anni che la conosco ed è stato un lungo, ininterrotto viaggio di apprendimento e comprensione di sé e dell’altro. Grazie a lei, ho fatto della capacità di lavorare sodo, del buongusto, del senso dell’umorismo, dell’onestà totale verso se stessi e i propri principi e del fottersene di quello che pensano gli altri, il mio marchio di fabbrica. Madonna è la mia “art mother” e non esiterei a farle da scudo con il mio corpo in qualsiasi momento». Jonas Åkerlund
«Madonna ha un’incredibile mente analitica! Ha una visione delle cose che mi fa pensare a una filosofa. Affascinata dall’arte, la politica, l’amore, è il genere di donna che quando tutti cercano riparo da un acquazzone, esce all’aperto per bagnarsi! C’è qualcosa che renda più unici? È un’artista inarrestabile, che non conosce la paura e si dedica a tutto ciò che l’entusiasma. Le piace essere provocatoria, indurci a pensare, a sorridere, a tirar fuori le critiche. È una madre eccezionale che non smette mai di sorprendermi». Mert Atlas
«La forma d’amore più puro è l’incondizionato amore materno. Grazie, Madonna, perché insisti sempre sul fatto che tutti abbiamo la capacità di diventare degli esseri umani migliori. Sei un’anima illuminata e una madre eccezionale. Minha eterna Gostosa, Te amo». Giovanni Bianco
«Quando ho cominciato a lavorare con Madonna, ero un maschiaccio. Un giorno mi ha chiesto se avevo mai ballato sui tacchi e io non l’avevo mai fatto. Mi ha passato le sue scarpe dicendomi: “C’è sempre una prima volta”. E per me è stata la prima in cui qualcuno non mi ha relegato nei limiti della mia fisicità o del mio stile di ballo: lei ha creduto in me e ha rischiato, come fa con tutti e con tutto. È una donna capace d’amore, a cui stanno a cuore gli altri, tantissimo, che si arrischia in terreni unici e insoliti, che nutre un’autentica curiosità per il mondo, le arti e la cultura. E ha un profondissimo desiderio di tradurre in modi artistici questi sentimenti per il mondo. Con lei imparo sempre qualcosa, tutti impariamo qualcosa. Starle accanto è di vera ispirazione. Una cosa magica». Sofia Boutella
«Madonna è unica, punto. Abbiamo avuto l’onore di lavorare con lei per il video musicale “Don’t Tell Me” e per il suo successivo “Drowned World Tour 2001”. Entrambe esperienze irripetibili; un trampolino di lancio nonché fonte di ispirazione per la nostra prima collezione donna nella stagione A/I 2003-04. La singolarità di Madonna, come artista e come donna, sta nella sua forza, nella sua energia, inesauribili; nel suo essere intramontabile. Non c’è un aneddoto specifico che possa esprimere la sua essenza e unicità, ma crediamo che sia una questione di attitudine in generale. Il suo percorso, la sua musica, le sue performance, la sua vita, lei stessa: tutto identifica una personalità ipnotica e travolgente, sui generis. Ha rappresentato la spinta e l’ispirazione decisiva per il nostro lavoro creativo con le collezioni femminili, e al contempo è sempre stata l’icona pop che ha accompagnato la nostra vita». Dean & Dean Caten
«Madonna possiede una cosa che molte grandi pop star faticano ad avere nell’intero arco della loro carriera: un’aura di mistero. L’ho intervistata molte volte, è stata molte volte ospite nel mio programma, eppure sono ancora qui a lambiccarmi il cervello. L’ultima volta che l’ho incontrata è stato durante il Met Gala e dopo avermi dato la benedizione mi ha chiesto: “Hai qualche peccato da confessare?”. Prima che mi venisse in mente una battuta spiritosa, se ne era andata. L’ho rivista due o tre ore dopo sulla scalinata del Metropolitan che intonava una versione di “Like a Prayer” attorniata da un coro di venti monaci». Jimmy Fallon
«Come Madonna non c’è nessuno – non esiste una persona che lavori così duramente come lei. Sono sempre stato un suo fan prima ancora di conoscerla e lo sono tuttora. Ricordo la sua performance di “Like a Virgin” agli Mtv music awards nei primi anni 80. Mi ha colpito e ancora oggi è impressa nella mia mente. Abbiamo lavorato insieme di recente e non è per nulla cambiata, lavora più di tutti e non si ferma finché ogni cosa non è perfetta. E soprattutto, qualunque cosa venga fatta… Madonna l’ha già fatta!». Jean-Paul Gaultier
«Con lei è sempre tutto imprevedibile ed elettrizzante. Ero al suo concerto di Barcellona e all’improvviso mi sono ritrovato sul palco, davanti a diecimila persone che mi guardavano mentre mi sculacciava. Quello che mi piace più di tutto è vederla con la sua famiglia, nei panni della mamma. È autorevole, il capo è lei, ma adora i suoi figli al punto che si riesce a intravedere il suo lato vulnerabile, sensibile. È una donna intelligente, con un forte intuito, una persona magica. Per me è un’importante guida nella vita». Jon Kortajarena
«Trent’anni fa, al Danceteria, un locale di New York, una tizia mi ha trascinato fuori da un ascensore perché andassi a ballare con lei. Da quel momento siamo diventate amiche. Madonna ha un sorriso malizioso, un fantastico senso dell’umorismo e una curiosità che fanno di lei quello che è. È sempre stata una persona materna, la qualità che preferisco in lei. Una volta ero malata di bronchite e durante gli accessi di tosse mi massaggiava la schiena finché non mi addormentavo. Sono fiera della mamma che è diventata oggi. Da giovani, per tutti gli anni 80, non avevamo un soldo e scorrazzavamo per le strade di New York per fare casino, uscire con i ragazzi… per capire chi eravamo e crearci la nostra strada. Forse la cosa più importante che abbiamo fatto insieme è stato partecipare e sostenere un’iniziativa della comunità Lgbtq nel periodo in cui è esploso l’Aids. Abbiamo affrontato morti, nascite, fidanzati, carriere, mariti e pettegolezzi. Nel corso degli anni siamo state l’una la salvezza dell’altra. Una volta, durante un evento a Los Angeles, in un ristorante, ho visto con la coda dell’occhio che le stavano andando a fuoco i capelli. Ho afferrato immediatamente una brocca d’acqua e gliel’ho svuotata in testa, ancora prima che lei si rendesse conto di cosa stava succedendo. Mi sono presa un brutto spavento ma quando ho visto la sua faccia scioccata sono scoppiata a ridere. Non aveva capito perché l’avevo fatto. Talvolta bisticciamo: siamo tutt’e due del Leone e ci piacciono i drammi, ma riusciamo sempre a fare pace e a contare l’una sull’altra. Siamo due persone piene di vita, ma anche estenuanti, non smettiamo mai di lavorare e di sognare. Lo dico con amore, è la mia amica più narcisista – ma è impossibile avercela con lei perché… be’, è Madonna, una persona geniale, che adoro, e con la quale resteremo sorelle fino alla fine!». Debi Mazar
«Parlando di abiti e design, Madonna sa quello che vuole. Le sue indicazioni sono sempre talmente chiare che forniscono un’ottima base su cui impostare il lavoro. È una persona che osa rischiare, in piena forma fisica, piena di fascino. E conosce il suo corpo». Stella McCarteny
«Sono cresciuto con lei e per lei ho rinunciato al movimento post-punk, ai Joy Division e ai Siouxsie and the Banshees. Credo che Madonna abbia saputo mettere d’accordo anche i più snob in termini di musica. Quando lei e la stylist Arianne Phillips mi hanno chiesto di disegnare i costumi per un “quadro” del concerto, ero molto felice, è stato un momento magico. Tre cose mi hanno colpito la prima volta che ci siamo incontrati. Sono stato letteralmente catturato dai suoi occhi. Sono magnetici, hanno uno sguardo pazzesco, e ho immaginato che avranno sedotto chiunque. Ha gli occhi belli di un’adolescente. Quando l’ho vista, ho avuto la percezione di avere di fronte una ragazza giovanissima. Ha quel non so che delle ragazze di vent’anni. Poi mi ha colpito la sua intensità. Madonna è seduttiva, è una delle persone più seduttive che abbia mai conosciuto. Il suo esserlo è dato da un’aura che ha, da qualcosa di magico di cui ti accorgi appena la vedi, anche se è seduta e non sta facendo niente. Il primo incontro è stato come un’esperienza karmica, bella ma faticosa, perché lei occupa uno spazio fisico enorme. Infine la sua energia. Nessuno ha la sua energia sul palco durante le prove di uno show. Ha provato per me tutto lo show senza mai fermarsi. Alla fine io ero stanco, lei no. Madonna non poteva non diventare quello che è: la madre, la sacerdotessa di tutte le popstar donne di questa era. La punta massima, il punto di arrivo, una specie di Mozart». Alessandro Michele
«Ha dei figli bellissimi, molto educati e pieni di talento. Mi sorprende che non siano affatto viziati. Per me è tutto merito di Madonna!». Marilyn Minter
«Cada il mondo, Madonna rimane sempre fedele a se stessa». Kate Moss
«In venticinque anni di conoscenza non si è mai dimenticata il mio compleanno. Non si lamenta mai quando è malata. Sa essere un’amica perfetta, senza fingere. Risponde ai miei messaggi nel giro di un minuto. Come me odia la pigrizia. È straordinariamente intuitiva ed è l’artista più professionale con cui abbia mai lavorato e la più disposta a rischiare. Qual è la sua unicità? Ho già detto che è Madonna, la Regina più grande di tutte?». Luigi Murenu
«Conosco Madonna da venticinque anni ed ecco alcune mie riflessioni: – Madonna è timida. Non te lo aspetteresti, ma a volte, incontrando persone nuove o per le quali ha grande rispetto – musicisti, artisti, politici, uomini attraenti, donne forti – sembra una teenager introversa. È un’impressione che dura un attimo, ma molto dolce. – Una volta le è stato chiesto qual è la cosa più sexy che può fare un uomo e lei ha risposto: “Cercare di capire!”. Sa di essere una donna complessa e a mio parere una delle cose che apprezza maggiormente è sentire che gli amici e la famiglia riconoscono e rispettano la sua ricerca di una verità interiore. Le critiche più spietate le riserva a se stessa ma è al settimo cielo quando sa che le persone la capiscono. – Non cucina ma è una cosiddetta “buona forchetta”: le piace mangiare e mangia praticamente di tutto, e beve vino rosso e cocktail. La infastidisce il fumo, ma ha sempre intorno amici che fumano. Mi pare che l’unica cosa che non le ho mai visto fare sia stendersi al sole: quando è al mare, è sempre vestita di nero, in pantaloni e camicia a maniche lunghe, con il cappello e le creme. – Il look in cui la preferisco è quello del dopo cena, quando torna al lavoro, seduta a piedi nudi davanti al computer, con gli occhiali sul naso e le dita che volano sulla tastiera per rispondere alle email. La cena per lei è il pasto più importante, il momento in cui si rilassa e mangia con la famiglia e gli amici, quindi non credo che le sia facile mettere a letto i bambini e tornare davanti al computer. Ma spesso lo fa – tanto dorme pochissimo – ed è allora che si vede la sua capacità di concentrazione e l’energia inesauribile con la quale mira dritto alla meta. – Risponde sempre, a qualsiasi messaggio o email, e all’istante. È sempre molto impegnata ma mai troppo da non rispondere. Se non lo fa – caso raro – allora è lampante che la cosa non le interessava! – La sua passione per l’arte e gli artisti è profonda. Non fa che guardare foto, dipinti, installazioni, film. Reagisce in modo molto intuitivo ma vuole sempre approfondire ogni contesto. L’ammirazione per Frida Kahlo e l’amicizia con Basquiat sono note, ma insieme siamo stati diverse volte nello studio di Tracey Emin e a casa di Gilbert & George (ha chiesto di vedere dove dormivano). Nel mio appartamento londinese ha conosciuto Rachel Whiteread e nella galleria a Roma Lisa Yuskavage. Una volta abbiamo potuto, eccezionalmente, visitare in notturna la retrospettiva di Arte Povera alla Tate (dove ha portato anche il piccolo Rocco) e siamo andati alla serata inaugurale del Turner Prize. Adora i giovani artisti e le loro opere. Quando compra qualcosa, lo fa perché ama effettivamente l’opera e non se ne separa mai volentieri. – Non conosce paura, né in senso fisico né in senso emotivo. Non la spaventano il dolore o i sentimenti. Ha riportato fratture, rotture dei legamenti, stiramenti muscolari, lividi ed ernie, ma nessuno l’ha mai sentita lamentarsi. Accetta fino in fondo la sofferenza ritenendola uno dei prezzi da pagare per la sua attività. La annoiano le persone che si lamentano per i problemi fisici. Non teme neppure il dolore emotivo e non si ritrae davanti alle domande scomode che quasi tutti noi evitiamo. Vuole sentire la verità, sapere cosa succede. “Sputa il rospo, Lorcan!”, mi ha detto una volta mentre sulle scale di casa prendevo tempo tentando di dirle una cosa. “Sputa il rospo!”. – Le sue canzoni sono la reale espressione delle sue emozioni e dei suoi stati mentali. Non sono semplici canzonette pop, compongono una precisa autobiografia, un diario delle sue emozioni: l’amore, la frustrazione, la gioia, gli struggimenti, lo sconforto, il riappropriarsi della forza, lo stupore. Tramite loro è possibile ricostruire la sua vita amorosa, famigliare e lavorativa. C’è tutto, espresso con molta schiettezza e vulnerabilità». Lorcan O’Neill
«L’ho incontrata che non avevo ancora vent’anni e lei era già la più grande artista del mondo. Ricordo che all’incirca in quel periodo ero a Tower Records (eh sì, allora esistevano i grandi negozi di dischi), e tutt’intorno, nel negozio, c’erano degli schermi tv. Mandavano il video di “Justify My Love”. Nessuno guardava i dischi esposti. Nessuno si muoveva. Tutti fissavano gli schermi, sbalorditi. A quell’epoca, se Mtv censurava un video, era un bruttissimo colpo… Ma stiamo parlando di Madonna. Appena se lo è visto rifiutare, lo ha lanciato lei a pagamento ed è diventato un hit. Mi ricordo la prima serata in giro con lei. Eravamo a uno spettacolo e una donna le ha sfilato la cannuccia dal bicchiere ed è corsa fuori dal locale. Ho pensato, accidenti, è roba da matti. Non immaginavo che da quel momento in poi avrei avuto la fortuna di restarle al fianco per una trentina d’anni. Si è parlato tanto dei suoi numerosi successi, dei record che stabiliva uno dopo l’altro, e non solo con i tour ma anche con le vendite degli album, con le posizioni in classifica. Madonna ha venduto oltre 300 milioni di dischi e ha vinto una serie infinita di premi. È stata sulla copertina di ogni rivista del pianeta. Quello di cui però si parla poco è la Madonna dietro ai suoi grandi successi: la madre meravigliosa di sei figli, la filantropa, la guida saggia che spinge tutti quelli che le stanno intorno a non smettere mai di imparare… l’attivista… la combattente per la libertà… la lavoratrice instancabile che non si ferma mai, l’artista che continua ad allargare i propri confini senza badare a critiche, a chi vorrebbe che si facesse da parte per via dell’età. I suoi successi vengono dati per scontati. E tante delle cose per cui lei ha combattuto, adesso per gli altri sono ovvie. Ha alzato la voce molte volte in favore delle persone affette da Hiv e da Aids e delle cure di cui avevano bisogno, quando tanti altri rimanevano in silenzio. Per non parlare delle continue critiche rivolte alla sua musica, ai suoi video e alle performance live perché troppo espliciti sul piano sessuale quando oggi è la norma. E dei tanti schiaffi che ha ricevuto perché a 40, 50 anni la sua musica non si conformava alla sua età. Eppure niente l’ha mai fatta cedere. Sono state tante le sofferenze che ha dovuto sopportare perché non le sopportassero altri. Ho visto questa donna, questa mia amica, piangere mentre cercava di superare alcuni degli ostacoli che le venivano posti per odio e ignoranza, e poi, come un raggio di luce, tornare a testa alta, con quel suo sorriso meraviglioso, a sedersi salda sul trono… Ha diviso le acque perché gli altri potessero attraversarle senza rischi. Come lei non ci sarà mai nessun’altra». Guy Oseary
«Se penso alle caratteristiche e alle qualità che la rendono unica, speciale, mi vengono in mente molti esempi. Fin dall’inizio, guardandola e ascoltando le sue canzoni, ho imparato che non bisogna concentrarsi su ciò gli altri pensano di te, ma rimanere fedeli alla propria visione delle cose e avere fiducia nel processo creativo. Ho imparato anche ad andare sempre avanti e a non restare invischiata nel passato o a farmi prendere dalla nostalgia. Mantenendo una voglia insaziabile di imparare, di osare e di avventurarsi in zone ignote. Proiettandosi avanti. Ho anche imparato l’umiltà di una filantropia costante nel fare del bene e restituire quanto ci è stato dato. E l’importanza di accettare dei mentori, un trampolino di lancio potente come il suo, dal quale lei getta luce su altri artisti e su importanti problemi sociali e politici. Di avere un cuore ribelle, pensare in grande e sempre fuori dagli schemi». Arianne Phillips
«Madonna è un genio, ammiro la sua musica ma ancora di più il suo acume imprenditoriale e non credo che al mondo ci sia nessun’altra artista pop donna che sappia reinventare la propria immagine, la propria musica e continuare a venderla alle masse di fan che ha accumulato nel corso della sua carriera. Da moltissimi anni ha un grande potere sulla stampa e si esibisce in ogni paese facendo sempre il tutto esaurito: è una vera artista, un’icona. E ha un cuore grande… Al giorno d’oggi non è facile trovare queste qualità nel mondo della musica. È la migliore di tutti!». Cristiano Ronaldo
«Mi vengono in mente una miriade di aneddoti ripensando a questi oltre sedici anni di collaborazione con la mia Regina, la sola e unica Madonna, a cominciare da quando ci siamo conosciuti, mentre disegnavo gli abiti di scena che ha indossato per il film “Die Another Day”, fino alla serata in cui abbiamo ballato insieme al Met Gala, momento che per me ha significato realizzare il sogno di una vita. E quanti bei ricordi privati, lontani dai red carpet, dai party e dal pubblico, che non condividerò con nessuno per non tradire la sua amicizia e la sua franchezza. Però posso dirvi che la sua volontà di fare sempre meglio, di superarsi ogni volta, genera in me il desiderio di andare oltre la mia immaginazione, di avventurarmi fuori dai confini a me noti per trovarmi su terreni nuovi che, anche se all’inizio non mi sono familiari, sono poi gratificanti. Non c’è nessuno che ami vestire più di lei, la mia Lucky Star per sempre: Madonna». Jeremy Scott
«Ho avuto l’incredibile fortuna di condividere con lei tanti momenti particolari, che custodirò per sempre nel cuore. Non credo di avere abbastanza spazio nella rivista per dire tutto quello che vorrei. Per me uno dei passaggi più significativi, dal punto di vista personale e professionale, è stato quando abbiamo collaborato per i costumi dello “Sticky & Sweet Tour”. Ero agli inizi della mia carriera e non mi sarei mai immaginato di ritrovarmi in una situazione del genere neanche nei miei sogni più sfrenati quando, crescendo, ascoltavo la sua musica. Madonna è una persona esigente, che sfida se stessa e i suoi collaboratori per ottenere il meglio in assoluto, ed è proprio questa sua carica, questa sua passione nel divertire e creare musica, concerti e look, a renderla unica. Per me è anche un’amica molto cara, protettiva e sempre presente nel momento del bisogno. Un’amica vera. E una vera icona, unica nel suo genere. Possa il suo regno continuare altri 60 anni: lunga vita alla Regina!!!». Riccardo Tisci
«Uno dei primi ricordi che ho di Madonna è legato alla Baguette. Fu un successo senza precedenti e ne ebbi la conferma quando mi chiamarono per avvisarmi che Madonna era entrata in una delle nostre boutique per comprarne una. Ne fui talmente sorpresa che solo in quel momento capii che la borsa si era trasformata in un fenomeno sociale, in quella che oggi definiamo una it bag. Lei è stata la prima a decretarne il successo e mi piace il fatto che fosse entrata in boutique per comprarla come una donna qualunque!». Silvia Venturini Fendi
«Quando parli di Madonna è difficile non essere ripetitivi, specialmente perché siamo amiche da così tanti anni e di lei si è detto tutto e il suo contrario… Con il suo talento ha segnato tre decadi, ha sfidato le convenzioni, è andata oltre regole e tabù, ha rivoluzionato il mondo della musica, influenzato quello della moda e del costume, e ha insegnato a tutti cosa vuol dire essere un’artista a 360 gradi. È una femminista che non ha mai avuto paura di lottare e impegnarsi politicamente. È una manager e una madre. È una donna che non teme la propria femminilità e ne ha fatto una sua arma. È una persona che è caduta e che si è sempre rialzata più forte di prima. Si può amarla o no, la si può giudicare, ma non si può negare che Madonna sia entrata nella storia e nella cultura moderna come nessun altro artista. La amo per questo». Donatella Versace
«Bitch, she is Madonna!». Alexander Wang
«Dopo tanti anni, quando Madonna chiama è impossibile dire di no, sono come stregato dalla luna! È la sua unicità, la sua magia…». Fabio Zambernardi
Vogue Italia, agosto 2018, n.816, pag.130
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