Occhiali 2018: intervista ad Harvey e Zack Moscot sul design, Johnny Depp e gli occhiali che hanno New York nel Dna

 

COME DESCRIVERESTE LA NUOVA COLLEZIONE MOSCOT ORIGINALS?
“Classica, senza tempo, chic, dorata. In una parola classiciconic“.


LA COLLEZIONE OROGINALS SI ISPIRA AGLI ARCHIVI DEL MARCHIO CHE ABBRACCIANO UN PERIODO COMPRESO FRA GLI ANNI 30 E 80. MA A QUALE DECENNIO DOBBIAMO GUARDARE PER LE TENDENZE EYEWEAR DELLA PROSSIMA STAGIONE?
“Le nostre sono riproduzioni autentiche del nostro archivio. Lo scorso autunno il riferimento era fortemente anni 70, ma una collezione così estesa e con così tanti stili è in evoluzione costante quindi difficile da incastrare in una finestra temporale. Senza dimenticare che, correre dietro alle tendenze, non è nel nostro Dna. L’obiettivo è restare fedeli a quello che facciamo. Il nostro è un design classico, senza tempo. E in pochi possono dire la stessa cosa”.

AVERE UN ARCHIVIO COSÌ GRANDE E UNA TRADIZIONE COSÌ FORTE È UN ONORE O UN ONORE?
“È soprattutto una sfida. La cosa più difficile è scegliere, ogni stagione, la forma giusta da lanciare. Anche perché non possiamo lanciare 100 modelli all’anno! Il nostro lavoro è trovare la combinazione perfetta di portabilità, trend e tradizione”.

A PROPOSITO DI TENDENZE: COME BILANCIATE MODA E QUALITA’?
Più di cento anni di storia sulle spalle servono anche a questo! Al centro di tutto c’è sempre l’artigianalità anche perché rincorrere le tendenze non è il nostro obiettivo. Piuttosto cerchiamo di fare qualcosa che possa durare nel tempo”.

QUAL È LA FASE PIÙ COMPLESSA NELLA CREAZIONE DI UN PAIO DI OCCHIALI?
“Dipende dalla collezione. Per gli ORIGINALS, per esempio, usiamo materiali speciali non sono disponibili in tutti i colori. La nostra mission comunque è mantenerci più fedele possibile ai nostri modelli di archivio”.


IN CHE MODO NEW YORK INFLUENZA LE CREAZIONI FIRMATE MOSCOT?
“Veniamo dal Lower East Side, Orchard Street per l’esattezza. Questo si traduce con una personalità understatment che si esprime, per esempio, con la scelta di mettere il nostro nome all’interno delle astine e non sulla parte esterna. Insomma, il nostro stile è cool, non ci prendiamo mai troppo sul serio e vogliamo (anche) divertirci”.


AVETE LA PERCEZIONE CHE IL CONSUMATORE MEDIO SIA PIÙ PREPARATO OGGIGIORNO?
“Chi ci conosce apprezza la nostra devozione, la passione e la serietà che mettiamo in tutto quello che facciamo. Ai nuovi clienti viene invece raccontata la nostra storia. Così, da parte di tutti, si crea la consapevolezza che la qualità è sempre incorporata nella tecnologia“.

COSA SUGGERIRESTI A UN GIOVANE DESIGNER CHE VUOLE FARSI UN NOME NEL MONDO DEGLI OCCHIALI?
“Direi di prestare molta attenzione sia all’ergonomia dei modelli, sia alla fisionomia del volto. Senza dimenticare il lato emozionale delle cose”.


VI CAPITA SPESSO DI VEDERE PER STRADA GENTE CON GLI OCCHIALI “SBAGLIATI”?
“Dipende: quando si parla di occhiali da sole si parla di un accessorio per cui non ci sono regole. Diverso per quelli da vista che invece devono essere comodi con il nasetto posizionato nel modo giusto e le lenti non troppo vicine agli occhi. In ogni caso non vogliamo stilare un vademecum, ma se aveste dubbi venite in negozio a trovarci””.

COSA C’È NEL FUTURO DI MOSCOT?
“Ci piacerebbe continuare a raccontare la nostra storia alle persone che ancora non ci conoscono. Abbiamo aperto a Londra e a Roma, e vorremmo espanderci ancora di più. Voi europei capite davvero gli occhiali, la loro importanza, il loro valore come accessorio moda”.

SIETE MOLTO ATTENTI ALLA SHOPPING EXPERIENCE. COME L’AVETE RESA INDIMENTICABILE?
“Il nostro obiettivo è farvi ricordare l’esperienza più che la mera transizione. Il nostro desiderio è che lo shopping da Moscot sia semplice, veloce, interessante e – perché no? –  divertente”.


QUALI SONO I VOSTRI OCCHIALI “BEST SELLER”?
“Se come target abbiamo Europa dico sicuramente tondi“.

QUALI ERRORI FACCIAMO – E NON DOVREMMO – IN FATTO DI OCCHIALI?
When they’re not on the face put them in the case“. (Tradotto: quando non li indossate metteteli sempre nella loro custodia)

POTETE DIRCI IL NOME DI QUALCHE CELEB CHE È DIVENTATA FAN DI MOSCOT?
“Non vediamo il nostro brand come un brand per le celebrities anche perché, storicamente, Orchard Street era un luogo più legato agli artisti e ai creativi che alle star. Detto questo, oltre allo chef Bruno Barbieri e a Johnny Depp, sappiamo che fra i nostri clienti ci sono anche Leonardo DiCaprio, Tom Hanks e Lady Gaga“.

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